Forniture energetiche e stoccaggi di gas: nota del MITE

di admin

Nota del MITE

Forniture energetiche e stoccaggi di gas

15 Luglio 2022 

Alla luce delle vicende inter­nazion­ali, sul sito del Min­is­tero del­la Tran­sizione Eco­log­i­ca è sta­to recen­te­mente pub­bli­ca­to un comu­ni­ca­to di ras­si­cu­razione sul com­p­lesso tema delle for­ni­ture ener­getiche e degli stoccag­gi di gas. Vi pro­poni­amo di segui­to il testo del­la nota in ver­sione integrale.

“Roma, 11 luglio 2022 — Con rifer­i­men­to alle recen­ti notizie sulle restrizioni di for­ni­ture di gas rus­so e su even­tu­ali piani di emer­gen­za ener­get­i­ca, si pre­cisa quan­to segue.

Gli stoccag­gi di gas pro­ce­dono rego­lar­mente sec­on­do il piano sta­bil­i­to dal gov­er­no in col­lab­o­razione con gli oper­a­tori e han­no rag­giun­to il 64% del­la capac­ità programmata.

La riduzione di cir­ca il 30% sulle for­ni­ture di gas annun­ci­ate oggi da Gazprom per l’Italia equiv­ale in val­ore asso­lu­to a cir­ca 10 mil­ioni di metri cubi al giorno, e rap­p­re­sen­ta una parte mar­ginale del­la for­ni­tu­ra gior­naliera totale che viene ampia­mente com­pen­sa­ta dalle altre for­ni­ture che il gov­er­no si è assi­cu­ra­to con il piano di diver­si­fi­cazione por­ta­to avan­ti negli ulti­mi mesi.

Il Gov­er­no mantiene per­tan­to lo sta­to di pre-aller­ta nec­es­sario al mon­i­tor­ag­gio costante dei flus­si, sen­za alcun bisog­no di mis­ure emer­gen­ziali e di un pas­sag­gio allo sta­to di aller­ta. Stante ques­ta situ­azione, non è pre­vista l’at­tuazione di piani di emer­gen­za ener­get­i­ca con mis­ure di risparmio stra­or­di­nar­ie, come erronea­mente ripor­ta­to da diver­si quo­tid­i­ani oggi.

Il piano di diver­si­fi­cazione delle for­ni­ture di gas e di rag­giung­i­men­to dell’indipendenza ener­get­i­ca dalle for­ni­ture russe pros­egue per­tan­to sec­on­do quan­to già annun­ci­a­to, gra­zie agli accor­di stip­u­lati dal Gov­er­no e dagli oper­a­tori con altri pae­si nei mesi scor­si, che preve­dono di sos­ti­tuire i cir­ca 30 mil­iar­di di metri cubi annual­mente impor­tati dal­la Rus­sia con cir­ca 25 mil­iar­di impor­tati da altri Paesi.

La riduzione di 5 mil­iar­di di metri cubi all’anno è resa pos­si­bile dal­la forte cresci­ta delle instal­lazioni di sor­gen­ti rin­nov­abili e dalle mis­ure di effi­cien­ta­men­to e risparmio ener­geti­co già pre­viste dal­la strate­gia di riduzione del 55% del­la Co2 nel 2030 rispet­to al 2019.

La sos­ti­tuzione dei cir­ca 30 mil­iar­di di metri cubi impor­tati annual­mente dal­la Rus­sia avver­rà in maniera pro­gres­si­va già a par­tire da quest’anno con un iniziale appor­to di cir­ca 6 mil­iar­di di metri cubi da altri Pae­si, che aumenter­an­no a cir­ca 18 mil­iar­di nel 2023 per sta­bi­liz­zarsi a cir­ca 25 mil­iar­di di metri cubi nel 2024.

Cir­ca la metà delle nuove for­ni­ture sarà immes­sa nei gas­dot­ti, men­tre l’altra meta sarà for­ni­ta in for­ma di gas liq­ui­do, che andrà subito rigassificato.

A tale scopo il piano del Gov­er­no prevede di mas­simiz­zare l’utilizzo dei rigas­si­fi­ca­tori esisten­ti e di instal­larne due gal­leg­gianti entro il pri­mo trimestre del 2023 e il pri­mo trimestre del 2024 seguen­do la cresci­ta pro­gres­si­va delle nuove for­ni­ture. La pun­tu­al­ità di queste instal­lazioni sarà fon­da­men­tale per garan­tire la sicurez­za ener­get­i­ca nazionale.

Fer­ma restando la situ­azione di incertez­za inter­nazionale, il Gov­er­no è impeg­na­to in un costante mon­i­tor­ag­gio dei flus­si e delle for­ni­ture.”