Obbligo installazione Controllore Centrale di Impianto (CCI)

Nuovi adempimenti per gli impianti fotovoltaici in media tensione
Obbligo installazione Controllore Centrale di Impianto (CCI)
19 settembre 2025
Il grande incremento negli ultimi anni del numero di impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili non programmabili, come il fotovoltaico, ha reso evidente l’esigenza di implementare un sistema di sicurezza della rete di trasmissione nazionale.
Per questo motivo, l’ARERA con la Delibera 385/2025/R/eel del 5 agosto 2025 ha introdotto l’obbligo di installare un Controllore Centrale di Impianto (CCI) sugli impianti fotovoltaici in Media Tensione.
Il CCI è un dispositivo in grado di acquisire in tempo reale le misure relative alle grandezze elettriche di un impianto di produzione di energia elettrica e di trasmetterle al distributore. È inoltre dotato di PF2, un comando remoto che può modulare o ridurre la produzione, per motivi di emergenza o per garantire la sicurezza della rete.
Le scadenze per l’adempimento variano in funzione della potenza dell’impianto:
- entro il 28 febbraio 2026 su tutti gli impianti >= 1MW (l’obbligo per questi impianti era già normato dalla delibera ARERA 540/2021/R/eel);
- entro il 28 febbraio 2027 su tutti gli impianti ≥ 500 kW e < 1 MW;
- entro il 31 marzo 2027 su tutti gli impianti ≥ 100 kW e < 1 MW.
Superate queste date di scadenza, il CCI diventerà un requisito di connessione obbligatorio per tutti gli impianti fotovoltaici con potenza superiore a 100 kW e connessi in media tensione.
Sono, inoltre, previsti degli incentivi volti a premiare la celerità dell’adempimento e dell’invio della comunicazione di corretto adeguamento alle società di distribuzione.
Gli incentivi verranno erogati dai distributori e variano in funzione della potenza e del tempo impiegato:
1. Impianto esistente da ≥ 500 kW e < 1 MW:
- 10.000 € se adeguamento comunicato entro 28 febbraio 2026;
- 7.500 € se adeguamento comunicato tra il 1 marzo 2026 e il 30 giugno 2026;
- 5.000 € se adeguamento comunicato tra il 1 luglio 2026 e il 31 ottobre 2026;
- 2.500 € se adeguamento comunicato tra il 1 novembre 2026 e il 28 febbraio 2027.
2. Impianto esistente da ≥ 100 kW e < 500 kW :
- 7.500 € se adeguamento comunicato entro 31 marzo 2026;
- 5.625 € se adeguamento comunicato tra il 1 aprile 2026 e il 31 luglio 2026;
- 3.750 € se adeguamento comunicato tra il 1 agosto 2026 e il 30 novembre 2026;
- 1.875 € se adeguamento comunicato tra il 1 dicembre 2026 e il 31 marzo 2027.
Infine, si evidenzia che secondo l’art. 8.4 della già menzionata delibera il mancato adeguamento degli impianti di produzione, comporterà la sospensione delle partite economiche erogate dal GSE (inclusi eventuali incentivi) e della valorizzazione dell’energia elettrica immessa in rete, fino alla ricezione della comunicazione di avvenuto adeguamento da parte dell’impresa di distribuzione.
Non è da escludere che, in futuro, il mancato adeguamento potrebbe comportare la disconnessione dell’impianto stesso.
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